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Ecco il chip in silicio per convertire il calore disperso in energia elettrica

2 settimane ago

Strutture in silicio dell’ordine di grandezza di nanometri (nanostrutture) e integrabili su chip che funzionano da generatori termoelettrici, convertendo direttamente il calore in energia elettrica. La novità arriva da un team di ingegneri elettronici del dipartimento di ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che hanno pubblicato due lavori su riviste internazionali, dimostrando la validità di una tecnologia basata su un materiale, come il silicio, biocompatibile e non inquinante (si ricava a partire dalla sabbia) per la produzione di “green energy”.

 

“Siamo riusciti a produrre un chip in silicio nanostrutturato che produce energia elettrica - spiega Giovanni Pennelli, docente di elettronica al DII e coordinatore del gruppo di ricerca - In genere, i chip di silicio consumano energia per svolgere delle attività, come fare conti (microprocessori), trasmettere informazioni (i chip del telefono cellulare), misurare delle grandezze (sensori di temperatura, pressione, ...), ed hanno bisogno di essere alimentati. Il nostro dispositivo, su chip come tutti gli altri, aggiunge il tassello mancante: invece che consumare energia, la produce sfruttando una superficie calda (corpo umano, termosifone, altri dispositivi che si riscaldano) e può alimentare gli altri dispositivi senza utilizzare le batterie che sono costose, hanno bisogno di ricarica ed inoltre alla fine del ciclo produttivo devono essere riciclate-ricondizionate per non inquinare.

“Il nostro dispositivo - aggiunge Elisabetta Dimaggio, ricercatrice di elettronica al DII - funziona ovunque ci sia elettronica da alimentare a bassa potenza, per esempio con nodi sensori, e potrebbe essere un elemento importantissimo per abbattere costi e inquinamento in contesti industriali.
Inoltre, il dispositivo termoelettrico si potrebbe usare anche per raffreddare le superfici, quindi non solo come generatore ma anche integrato in sistemi che si riscaldano durante il funzionamento, come enormi data center. La ricerca è stata condotta in collaborazione con IMB-CNM, CSIC di Barcellona, ed è apparsa sulla rivista “Small”.

Da anni, il gruppo di ricerca del DII studia l’uso del silicio per la produzione di energia elettrica. In una ricerca svolta in collaborazione con le Università di Warwick e di Milano-Bicocca, pubblicata sulla rivista “Nano Energy” i ricercatori hanno dimostrato che l’efficienza del silicio nel produrre energia può essere quasi triplicata rispetto a quanto supposto finora.

“Siamo riusciti a dimostrare che le tecniche di nanostrutturazione del silicio - spiega Antonella Masci, dottoranda al DII e prima autrice dell’articolo su Nano Energy- consentono non solo di ridurre la conducibilita’ termica, con un notevole beneficio dell’efficienza di conversione termica-elettrica, ma anche di produrre molta energia partendo dal calore di scarto.”

“La ricerca che sfrutta le proprietà di alcuni materiali per produrre energia green - commenta Sergio Saponara, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione - è fondamentale per fornire alle aziende gli strumenti per una transizione digitale secondo i principi richiesti dalle trasformazioni dell’industria 5.0, che devono avere al centro persone e ambiente. Il laboratorio FoReLab del Dipartimento, dedicato proprio alle tecnologie chiave per il 5.0, ha tra i suoi filoni più importanti quello del lavoro su una nuova generazione di dispositivi e sistemi ICT riconfigurabili, adattivi ed ecologici che sfruttano architetture innovative e materiali nanostrutturati pr adattare la loro applicazione e ottimizzare le loro prestazioni sulla base delle condizioni di utilizzo, dei contesti industriali e delle applicazioni emergenti”.

Redazione Web

All’Università di Pisa il prestigioso riconoscimento IPA 2023 - Intellectual Property Award

2 settimane ago

In occasione del 140º anniversario dalla nascita dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il 30 ottobre 2024 presso il salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso “Intellectual Property Award (IPA)”, un’iniziativa che celebra l’eccellenza della ricerca e l’innovazione italiana.

Tra i vincitori vi è anche l’Università di Pisa con il brevetto ATMOSMART (US2021123900), una tecnologia abilitante per l’irrigazione di precisione, inventata dal Prof. Giovanni Rallo del laboratorio di sensoristica e modellistica agro idrologica AgrHySMo Lab. ATMOSMART è pensata per l’industria dell’irrigazione e finalizzata a mitigare gli effetti della siccità idrologica sulle colture. Il dispositivo mima la traspirazione fogliare, integrando una membrana porosa intelligente, controllabile elettronicamente e capace di interpretare il processo di regolazione stomatica. Il dato di traspirazione stimato dal dispositivo rappresenta quella quantità idrologica funzionale alla gestione irrigua di precisione.

 

Il premio s’inserisce nel quadro delle attività di potenziamento che il MIMIT-UIBM sta portando avanti al fine di promuovere la valorizzazione economica dei titoli di proprietà industriali di Università italiane, Enti pubblici di ricerca nazionali ed Istituti di ricovero e cura. Il concorso è stato ideato e organizzato dal MIMIT, in collaborazione con NETVALInvitalia. Il premio era riservato ai migliori brevetti della ricerca pubblica dei sei ambiti tecnologici: Medtech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space, The Future of the City.

Al concorso hanno partecipato ben 225 candidature, sottoposte a 3 fasi di selezione da parte di un’apposita commissione valutatrice composta da esperti del settore, imprenditori e specialisti di proprietà industriale.

L’Università di Pisa ha candidato complessivamente 14 brevetti ricoprendo ciascuna degli ambiti tecnologici possibili; di quelli candidati, sei sono stati ulteriormente selezionati per la seconda fase, di cui solo uno, ATMOSMART, finalista.

Al brevetto vincitore ATMOSMART, unico finalista per la categoria Agritech, oltre al prestigioso riconoscimento come eccellenza della ricerca pubblicata Italiana, sarà conferito un premio di 10mila euro da utilizzare per la valorizzazione della tecnologia.

Alle tecnologie premiate in tutti gli ambiti verrà dato un ampio risalto nel corso della mostra “Brevetti” organizzata dal MiMIT, come evento conclusivo dei festeggiamenti per il 140º anno dalla nascita di UIBM.

La presentazione dei brevetti finalisti, si è svolta alla presenza del viceministro Valentino Valentini, del capo dipartimento per le politiche per le imprese Amedeo Teti, del presidente di Netval Giuseppe Conti, dei dirigenti del Ministero e di Invitalia e della presidente del Comitato Impresa Donna.

Per rivedere le tecnologie presentate:

On line i Video di presentazione dei finalisti al Premio IPA 2023 

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Per maggiori dettagli sulla tecnologia ATMOSMART consulta le schede su:

Redazione Web

La Geopolitica del Mare. Le basi del potere economico e marittimo

2 settimane 1 giorno ago

Giovedì 7 novembre dalle 9.30 al Palazzo "La Sapienza" dell’Università di Pisa si è svolta la IV Giornata di studio "La Geopolitica del Mare. Le basi del potere economico e marittimo, dai porti al ruolo delle rotte commerciali". L'evento, organizzato congiuntamente dal Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura - CIDIC dell’Ateneo pisano e dall'Accademia Navale di Livorno, è trasmesso anche in streaming.

Dopo i saluti istituzionali del Rettore Riccardo Zucchi e del Contrammiraglio Comandante Lorenzano Di Renzo, hanno preso il via le relazioni moderate dal Contrammiraglio Giuseppe Schivardi, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, e dal professore Francesco Barachini del dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo pisano.
Gli argomenti trattati nella mattinata sono il rapporto fra spazio marittimo e potere, la geopolitica dei trasporti marittimi nelle relazioni globali, le peculiarità geostrategiche e geopolitiche degli Oceani, i porti italiani quali infrastrutture strategiche dei trasporti multimodali tra coordinamento nazionale e governance locale e l'espansionismo cinese sui mari. I relatori di questa prima parte della giornata sono i professori Matteo Marconi e Paolo Sellari dell’Università La Sapienza di Roma, Francesco Zampieri dell’Istituto di Studi Militari Marittimi Venezia, Andrea La Mattina dell’Università Federico II di Napoli e la professoressa Elena Dundovich dell’Università di Pisa.

 

 

Nel pomeriggio i lavori riprendono alle 14,30 con la moderazione del professore Andrea Borghini Direttore del dipartimento Scienze Politiche dell’Ateneo pisano. Due temi in discussione: i “colli di bottiglia” nella sicurezza marittima ed il diritto internazionale con riferimento al quadro giuridico applicabile alle aree marine polari e la genesi, attualità e futuro del concetto geopolitico di Mediterraneo allargato. I due interventi sono tenuti rispettivamente dalla professoressa Claudia Cinelli dell’Università di Pisa e dal Capitano di Vascello Davide Da Pozzo, Capo Ufficio Politica Marittima e Relazioni Internazionali del 3° reparto, Stato Maggiore Marina. Alle 15,30 le conclusioni del professore Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa.

 

Il Contrammiraglio Comandante Lorenzano Di Renzo

“Questa giornata riafferma tutto il valore e tutta l'importanza che diamo al nostro storico rapporto con l'Accademia Navale di Livorno, una delle collaborazioni più antiche e di maggior pregio di questa Università - ha detto il Rettore Zucchi - Questo simposio, dedicato alla geopolitica del mare, cade in un momento molto appropriato, perché ormai ci stiamo rendendo conto che la geopolitica è un'attività indispensabile all'Università stessa se pensiamo soprattutto alla mobilità globale degli studenti, sia i nostri che vanno via sia quelli che arrivano, magari da paesi terzi, il che comporta necessariamente una ridefinizione della nostra offerta formativa e dei nostri progetti di sviluppo futuro”.

Il Rettore Riccardo Zucchi

“La giornata di oggi ci dà l’occasione di rispondere a una domanda che ci sta molto a cuore, ovvero perché abbiamo una marina militare, una domanda che ci viene posta ciclicamente e che riteniamo sia il peggior sintomo di quella che noi chiamiamo “cecità marittima” – ha sottolineato il Contrammiraglio Comandante Lorenzano Di Renzo – è dunque obbligo ricordare che i momenti di massima prosperità della penisola sono stati quelli in cui abbiamo abbracciato senza alcuna esitazione il destino marittimo del nostro paese, dall'antica Roma alle Repubbliche Marinare alla Serenissima di Venezia, sino ad arrivare ad oggi, con la consapevolezza che il nostro sistema economico dipende dalla sicurezza dei mari, da linee di comunicazione marittime che devono essere mantenute aperte, sicure e costantemente fruibili”.

Redazione Web

Medicina: un gemello virtuale per cure sempre più personalizzate

2 settimane 1 giorno ago

È ai nastri di partenza il progetto europeo "Vital - Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care”, che vede tra i suoi partner, come unico ateneo italiano, l’Università di Pisa. Coordinato dall’Università di Gent, Vital ha come obiettivo quello di realizzare, nei prossimi cinque anni, una piattaforma multi-organo in grado di creare, con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, un “gemello umano virtuale” di pazienti affetti da disturbi cardiovascolari multifattoriali con impatto sistemico ad alta comorbidità.

Questo “gemello”, grazie a particolari modelli predittivi, consentirà ai medici una maggior personalizzazione delle terapie farmacologiche e interventistiche, così da evitare di sottoporre inutilmente le persone a trattamenti dai quali non trarrebbero benefici. Compito del gruppo di lavoro dell’Ateneo pisano, coordinato dalla professoressa Martina Smorti, è quello di indagare i possibili impatti psicologici, sociali e relazionali legati all’impiego di questo tipo di tecnologie in ambito medico.

“Nonostante l’importante coinvolgimento di competenze di carattere medico, informatico e ingegneristico necessarie per lo sviluppo e l’implementazione del Virtual human twin -  spiega la professoressa Martina Smorti, del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell’Università di Pisa - il progetto dedica un’attenzione particolare agli impatti psicologici, sociali e relazionali dell’utilizzo di questo tipo di tecnologia a livello clinico. È questo l’obiettivo specifico del gruppo di lavoro dell’Università di Pisa che, grazie a competenze di ambito psicologico e sociologico, indagherà i fattori che favoriscono o ostacolano l’accettazione del virtual human twin da parte di medici, pazienti e caregiver”.

 

La professoressa Martina Smorti, del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell’Università di Pisa

 

“Il gruppo pisano – prosegue la professoressa Smorti - sarà impegnato nello studio dei fattori che possono favorire l’accettazione del virtual human twin da parte dei pazienti, come la fiducia nel sistema sanitario, nei medici che curano la patologiae nell’intelligenza artificiale, così come la percezione del supporto dei familiari. Allo stesso tempo, monitorerà lo stress psicologico dei pazienti coinvolti negli studi clinici”.

“Gli studi condotti - conclude Smorti – dimostrano, infatti, che l’utilizzo dell’IA a livello di pratica clinica interviene su tutti gli attori e le istituzioni coinvolte modificando le relazioni in campo e i sistemi di preferenze, percezioni, aspettative. Per questo il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa valuterà l’impatto di queste modifiche sulla fiducia interpersonale, in primo luogo il rapporto medico-paziente, e istituzionale”.

Il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa, coordinato dalla prof.ssa Martina Smorti, vede la partecipazione anche della prof.ssa Silvia Cervia, sociologa del Dipartimento di Scienze Politiche. Oltre all’Ateneo pisano e all’Università di Gent, il progetto coinvolge altri importanti centri di ricerca internazionali: University of Auckland -NZ, King’s College London, Universiteit Maastricht, Delft University of Technology,Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Uniwersytet Jagielloński, University College London, Assistance Publique Hôpitaux de Paris, AIT Austrian Institute of Technology GMBH, Stichting Imec Nederland e Westerhof Cardiovascular Research.

Per ulteriori informazioni:

https://vital-horizoneurope.eu/

Redazione Web

Tre scienziate UniPi sul palco del Teatro Verdi raccontano che la mente “non è come sembra”

2 settimane 2 giorni ago

Tre scienziate sul palco per uno spettacolo del tutto inedito che mette insieme arte e scienza, tre voci intrecciate che portano in scena con musica e suggestioni visive la ricerca di frontiera che ognuna di loro svolge all’Università di Pisa. Tema centrale “La mente: non è come sembra”. L’appuntamento, a ingresso libero senza prenotazione, è venerdì 8 novembre alle 21 al Teatro Verdi di Pisa (Via Palestro 40).

A raccontare gli inganni della mente ci sarà l’antropologa culturale Caterina Di Pasquale che, coinvolgendo il pubblico, parlerà degli scherzi di memoria a partire dalla nostra dimensione autobiografica, che è poi uno dei primi canali attraverso i quali ci mettiamo in relazione con il passato. “Il rapporto con la nostra memoria è caratterizzato quotidianamente da piccoli scherzi - sottolinea Di Pasquale – lapsus, falsi ricordi, proiezioni o retroazioni. La relazione con il nostro passato non è mai neutra. Si gioca su piani complessi in cui agiscono a nostra insaputa schemi che orientano il modo in cui viviamo ed elaboriamo le nostre esperienze, il nostro modo di stare nel tempo e nello spazio”.
Il testimone passerà quindi a Paola Binda, fisiologa, che affronterà il tema della visione e di come il nostro cervello interpreta ciò che vediamo. “Il messaggio fondamentale – spiega Binda - è che la percezione, ciò che avvertiamo sulla pelle, nelle orecchie e con gli occhi, non è mai una registrazione della realtà, ma una costruzione, un processo complesso molto lontano dall'oggettività che immaginiamo”. La ricercatrice coinvolgerà spettatrici e spettatori in una dimostrazione e chi porterà con sé un piccolo specchio potrà verificare in prima persona come la percezione si modifichi durante l’azione. Il terzo sguardo sulla mente arriva dell’etologa Veronica Maglieri che parlerà del gioco, uno dei comportamenti più ambigui esistenti in natura. “Da qui – sottolinea Maglieri - l’importanza del sorriso e della risata per segnalare, appunto, che è solo un gioco. E vale per noi e per altre specie, compresi i delfini, fra le ultime che stiamo studiando”.


Lo staff dello spettacolo


Insieme alle tre ricercatrici saranno inoltre sul palco l'attrice Isabella Ragonese, che rifletterà sull'importanza del teatro e della recitazione per la cura della mente collettiva e della memoria sociale; Alice Milani, illustratrice e fumettista, che esplorerà il tema attraverso le arti visive ed Emanuela Ligarò, in arte Gold Mass, compositrice di musica elettronica, che effettuerà l'accompagnamento con una performance musicale immersiva. Il tutto sotto la regia e il coordinamento artistico di Cristina Lazzari e l’aiuto di Margherita Guerri - a cui si deve anche la creazione dell’immagine simbolo della serata- entrambe attrici e formatrici teatrali.
“La Mente: non è come sembra” è il primo appuntamento del ciclo Stardust, un progetto dell’Università di Pisa che punta a raccontare le frontiere della ricerca scientifica attraverso lo sguardo e le parole delle sue ricercatrici. Stardust è stato ideato da un gruppo di donne che lavorano in diversi campi della scienza, dalla chimica, alla fisica, attraversando la biologia fino ad arrivare alla storia: Benedetta Mennucci, Marilù Chiofalo, Vittoria Raffa e Renata Pepicelli.

Il progetto STARDust nasce per cercare di rispondere ad una domanda cruciale: come possiamo incoraggiare un numero sempre maggiore di ragazze ad avvicinarsi alla scienza e intraprendere carriere nel campo della ricerca? “La risposta che abbiamo elaborato - dicono le organizzatrici - si fonda sull'idea di valorizzare e dare voce alle giovani ricercatrici che lavorano nel nostro ateneo sperimentando una forma di comunicazione nuova capace di trasmettere il fascino della scienza a un pubblico più ampio. A questo scopo abbiamo integrato il rigore che caratterizza il metodo scientifico con la leggerezza e l'impatto emotivo tipico dello spettacolo e con la bellezza e il linguaggio universale dell'arte.”

Il teatro è stato individuato come il luogo ideale per rendere questa nuova modalità di divulgazione scientifica più coinvolgente e accessibile.
“Il fil rouge dello spettacolo di venerdì e delle iniziative che faremo – aggiungono - è il raccontare la scienza di frontiera attraverso lo sguardo delle tante scienziate dell'Università di Pisa che splendidamente ogni giorno lavorano nei laboratori e nei dipartimenti ottenendo fantastici risultati. Quello che vogliamo far emergere è questo sguardo particolare, perché i risultati della scienza sono oggettivi, ma il modo in cui ci si arriva, la traiettoria scientifica, è invece estremamente soggettiva perché è il frutto di un percorso personalissimo e singolare”.

La partecipazione allo spettacolo è gratuita e non richiede prenotazione ma l’invito è a compilare un form opzionale per scopi organizzativi.

 

Redazione Web

Scherma paralimpica: a Pisa la prima tappa della Coppa del Mondo

2 settimane 2 giorni ago

La città di Pisa torna a ospitare, dal 7 al 10 novembre, una delle sei tappe della Coppa del Mondo di scherma paralimpica. L'evento, che si svolgerà sulle pedane del PalaCus, è stato presentato questa mattina nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti. Si tratterà del primo impegno a livello mondiale dopo i Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

In conferenza stampa sono intervenuti l'assessore allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa, l'assessore alla disabilità del Comune di Pisa Giulia Gambini, il delegato Unipi per i rapporti con il territorio Marco Macchia, il vicepresidente del comitato organizzatore Daria Marchetti, il consigliere della federazione italiana scherma Alberto Ancarani, il coordinatore Team Italia Dino Meglio, il CT del fioretto paralimpico Simone Vanni e l'atleta Marco Betti, che a Parigi ha conquistato l'argento nel fioretto maschile individuale cat. A., il presidente di Pisa Scherma Giovanni Calabrò, il presidente del CUS Pisa Giuliano Pizzanelli.

“A pochi mesi dai successi di Parigi 2024, la grande scherma paralimpica torna in pedana e lo fa qui a Pisa, per la prima tappa della Coppa del Mondo. Un evento prestigioso ed emozionante a cui l’Università di Pisa è onorata di poter contribuire, anche quest’anno, con i suoi impianti sportivi presso il CUS - ha dichiarato il professor Marco Macchia, Delegato del Rettore per i rapporti con il territorio – Il nostro Ateneo si riconosce totalmente nei valori dello sport e nel binomio Sport e Studio, come testimoniato dal percorso “Dual Career”,  che si prefigge proprio di poter conciliare lo studio con l’attività sportiva ad alto livello agonistico. Le atlete e gli atleti paralimpici che, in questi giorni, arriveranno a Pisa da tutto il mondo, porteranno la loro testimonianza di come lo sport sia importante nel proprio percorso di vita ed in generale nella costruzione di una società realmente inclusiva. In questo saranno un prezioso esempio per tutti i nostri studenti e le nostre studentesse, in modo che si avvicinino in numero sempre maggiore alla pratica sportiva sia agonistica che non, anche potendo fruire degli impianti sportivi universitari presso il CUS Pisa”.

“La coppa del mondo di scherma paralimpica, un evento internazionale a pochi mesi dalle paralimpiadi 2024, si terrà nel nostro territorio – ha dichiarato l’assessore allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa – Durante questa seconda consiliatura, l’amministrazione ha lavorato costantemente per valorizzare lo sport e promuovere un numero sempre maggiore di eventi sportivi a Pisa. Siamo orgogliosi che una federazione come quella della scherma, tanto importante a livello nazionale, si affidi alla nostra città per eventi di questo calibro. Giunta alla nona edizione, la competizione si incarica di trasmettere i valori fondamentali dello sport e dell’inclusione. Si tratta di un appuntamento che porta nella nostra città atleti da tutto il mondo, e continueremo a impegnarci per mantenere questa competizione di grande prestigio come appuntamento fisso nel nostro territorio. Invito tutti, giovani e famiglie, ad assistere a questo evento al Cus, per condividere un momento educativo davvero importante per tutta la cittadinanza”.

“Siamo molto orgogliosi di ospitare ancora una volta la Coppa di Scherma Paralimpica a Pisa – ha affermato l’assessore alla disabilità del Comune di Pisa Giulia Gambini – questa settimana e che evidenzia la grandezza della storica tradizione schermistica pisana. Questo importante evento sportivo internazionale, dopo i grandissimi successi ottenuti dagli atleti azzurri nelle recenti paralimpiadi di Parigi, rappresenta un'opportunità per promuovere sempre di più gli sport per persone con disabilità, non solo ai livelli agonistici e massimi come quelli rappresentati dagli atleti che potremo ammirare, ma a tutti i livelli e valorizzare lo sport come diritto al benessere per tutti. Pisa è da sempre una città che valorizza l'inclusione e l'accessibilità, e questo evento è un passo significativo verso un futuro in cui ogni individuo possa esprimere tutto il proprio potenziale umano e sportivo. Ancora una volta potremo ammirare campioni di scherma provenienti da tutto il mondo che si sfideranno dando dimostrazione di qualità atletiche ai massimi livelli ma che potranno altresì dimostrare quante e quali siano le opportunità per le persone con disabilità”.

Il programma. Il primo giorno di gare sarà giovedì 7 novembre. Sono due le prove di spada femminile con la categoria A che non vedrà in pedana atlete italiane mentre nella categoria B ci saranno Alessia Biagini e Julia Anna Markowska. Due le gare maschili, in questo caso di fioretto: nella categoria A iscritti Emanuele Lambertini e l’argento parigino Matteo Betti, nella B Michele Massa e Gianmarco Paolucci. Venerdì 8 le prime due gare di sciabola. Per la categoria A spazio per Gabriele Maria Albini e il bronzo paralimpico Edoardo Giordan; nella categoria B in gara Davide Costi, Andrea Jacquier e Gianmarco Paolucci. Nella stessa giornata due le gare di fioretto femminile, con la capitana Loredana Trigilia nella categoria A e Alessia Biagini nella B. L’ultima giornata di prove individuali andrà in scena sabato 9. Nella spada maschile A tre italiani al via: Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini e Gabriele Maria Albini. Nella categoria B ben cinque gli atleti che rappresenteranno il Tricolore: Davide Costi, Salvatore De Falco, Luigi Fioretti, Michele Massa e David Spiga. In campo femminile spazio alla sciabola. Nella categoria A ci sarà Loredana Trigilia, nella B Julia Anna Markowska. Domenica 10 novembre si chiuderà il weekend con le gare a squadre open (due uomini e due donne) sia di spada che di fioretto.  tutte le fasi finali trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube FederschermaTV1 e sulla pagina ufficiale Facebook della Federazione Italiana Scherma.

La tappa di Coppa del Mondo di scherma paralimpica Pisa 2024, che sarà preceduta da un allenamento collegiale a Tirrenia, vedrà la Nazionale azzurra guidata dal Coordinatore Dino Meglio e dei CT Simone Vanni per il fioretto, Marco Ciari per la sciabola e Francesco Martinelli per la spada.

Redazione Web

Taglio del nastro per il nuovo centro di progettazione e industrializzazione di STMicroelectronics a Pisa

2 settimane 3 giorni ago

Inaugurato il centro di progettazione e industrializzazione che STMicroelectronics, azienda leader globale nei semiconduttori con clienti in tutti i settori applicativi dell’elettronica, ha aperto a Pisa in località Montacchiello e dotato recentemente di un laboratorio di testing. L’amministratore delegato di STMicroelectronics Italia, Lucio Colombo, e il Rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, hanno tagliato il nastro del nuovo centro, il tredicesimo sito ST in Italia e il primo in Toscana.



Il centro, realizzato in collaborazione con i docenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, ospita al momento circa 40 persone dedicate principalmente alla progettazione e industrializzazione di circuiti integrati. Sono progettisti analogici e digitali con competenze diverse insieme a ricercatori e tesisti dell’Università di Pisa.

La maggior parte dei progettisti fa capo alla divisione ACD (Analog Custom Devices del Gruppo di prodotto APMS) che lavora alla progettazione e allo sviluppo di prodotti destinati al mercato dell’elettronica di consumo. In particolare, il gruppo di Pisa della divisione ACD è focalizzato sullo sviluppo di prodotti nelle aree Wireless charging e Power management con l’obiettivo di individuare ed implementare soluzioni innovative per migliorare l’efficienza dei prodotti alimentati a batteria (come per esempio gli smartphone). Il centro è dotato di laboratorio per attività di testing e strumentazioni per eseguire la validazione e l’industrializzazione dei prodotti sviluppati nel Centro.

Oltre ad inaugurare e visitare il Centro, il Rettore Riccardo Zucchi e l’Amministratore delegato Lucio Colombo hanno firmato un accordo quadro, il cui scopo è principalmente contribuire alla formazione di studenti e laureati particolarmente qualificati collaborando allo svolgimento degli insegnamenti attivati presso l’Università, anche con l’istituzione di borse di studio secondo la normativa vigente; contribuire allo svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica nei campi di propria competenza e interesse; mantenere l’elevato livello culturale dei propri operatori e favorire il loro aggiornamento professionale attraverso opportuni contatti e collaborazioni con strutture dell’Università mediante corsi del cui contenuto didattico l’Università sia garante.



“Il Centro di Pisa è nato 20 mesi fa con l’obbiettivo di crescere velocemente acquisendo talenti sul territorio, grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa, ma anche attirando talenti desiderosi di rientrare in Toscana a fronte delle opportunità di lavoro offerte da un leader globale”, ha detto Lucio Colombo, amministratore delegato di STMicroelectronics Italia. “Un modello che ST ha applicato negli anni presso sedi universitarie italiane prossime ai suoi centri di ricerca e produzione”.

“L'accordo quadro firmato oggi rappresenta la formalizzazione di una collaborazione che riveste molteplici significati per l'Università di Pisa: oltre al valore scientifico e culturale, siamo infatti profondamente onorati che STMicroelectronics abbia scelto Pisa come sede toscana delle sue attività”, ha aggiunto Riccardo Zucchi, Rettore dell’Università di Pisa. “STMicroelectronics è una società di rilevanza mondiale nel settore dei semiconduttori e la sua presenza sul nostro territorio contribuisce a creare significative opportunità professionali per i nostri laureati, valorizzando le loro competenze".



“L’obiettivo era di raggiungere 40 collaboratori circa in due anni e ad oggi siamo soddisfatti dei progressi fatti. Il Centro conta su ingegneri elettronici con competenze miste: analogico/digitale/software e testing e con diversa seniority, insieme a ricercatori e tesisti,” spiega Patrizia Milazzo, direttore ACD, STMicroelectronics. “Riteniamo che il rapido sviluppo del centro sia dovuto alla grande collaborazione con l’Università e alla determinazione dei colleghi ST, che hanno fortemente voluto creare un centro di eccellenza in Toscana”.

Redazione Web

Microcircuiti flessibili: l’Europa premia l’Università di Pisa con il prestigioso ERC Synergy Grant

2 settimane 3 giorni ago

Gianluca Fiori (foto), docente di Ingegneria Elettronica all’Università di Pisa, è uno dei vincitori del bando ERC Synergy Grant di quest’anno. Gli ERC sono i finanziamenti europei alla ricerca in assoluto più competitivi, e sono riconosciuti a un piccolo numero di progetti sulla sola base dell’eccellenza scientifica. Per il 2024 sono stati riconosciuti 56 grant a fronte di 548 progetti presentati, a testimonianza dell’altissima selettività del finanziamento.

Il progetto di Gianluca Fiori si chiama SKIN2DTRONICS, e sarà finanziato con dieci milioni di euro nei prossimi sei anni per sviluppare una tecnologia all’avanguardia che permetta la costruzione di microcircuiti elettronici su materiali deformabili e ultra flessibili. Per il professore è il secondo ERC, dopo quello ottenuto nel 2017 per le sue ricerche sull’elettronica stampabile su carta .

“L’idea alla base di SKIN2DTRONICS - racconta Gianluca Fiori - è che l’elettronica può essere integrata, letteralmente, ovunque. Puntiamo a sviluppare elettronica flessibile spessa meno di un micron, e collocabile su ogni tipo di superficie, indipendentemente da forma, irregolarità e consistenza. Questo puo’ aprire la strada a una grandissima gamma di applicazioni, incluso l’ambito medico.
Nello specifico, ci occuperemo dello sviluppo di un dispositivo elettronico flessibile e biocompatibile in grado di monitorare la recrudescenza di tumori molto aggressivi come il glioblastoma, un tumore al cervello che attualmente ha un’altissima percentuale di mortalità, perché i monitoraggi periodici per stabilire la recrudescenza sono molto dilazionati nel tempo, dovendo utilizzare una tecnica molto costosa come la risonanza magnetica. Il dispositivo elettronico che metteremo a punto potrà essere inserito direttamente nella cavità lasciata nel cervello dopo la rimozione chirurgica del tumore, e, grazie alla sua flessibilità e adattabilità, potrà aderire perfettamente ai bordi della cavità. Il dispositivo conterrà microsensori di pH, temperatura e pressione in grado di monitorare l’eventuale insorgenza di nuovi tumori in tempo reale.”

“Il progetto - conclude Fiori - è decisamente ambizioso, dovendo affrontare una doppia sfida: riuscire a integrare in pochi centimetri quadri migliaia di transistori necessari per elaborare i segnali, analizzare i dati e comunicarli all’esterno, e progettare l’elettronica in modo che le sue prestazioni restino stabili anche su superfici curve e irregolari.”

II Synergy Grant premia progetti così innovativi e ambiziosi da richiedere, per avere successo, la stretta collaborazione e l’integrazione delle conoscenza di un gruppo di scienziati. Oltre a Gianluca Fiori, il team di SKIN2DTRONICS è composto da Andreas Kis, EPFL Losanna (Scuola Politecnica Federale), Andres Castellano Gomez, CSIC Madrid (Consiglio Superiore per la Ricerca Scientifica) e Kostas Kostarelos, ICN2 Barcellona (Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologia).

“Un riconoscimento come questo - commenta il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Sergio Saponara - testimonia l’eccellenza della ricerca all’interno del nostro dipartimento, e il suo grande impatto sulla società e sul sistema produttivo. Da molti anni i nostri ricercatori sono al lavoro per sviluppare tecnologie per una società sempre più digitale. Tutta l’attività del Dipartimento dedicata al futuro si svolge all’interno del nostro laboratorio FoReLab, in cui una ricerca altamente integrata e interdisciplinare punta a fornire gli strumenti per una società e una industria 5.0, in cui dispositivi e tecnologia sono pensati e ritagliati sui bisogni delle persone. Grazie al finanziamento dell’ERC Synergy Grant potremo mettere a punto una generazione di nuovi dispositivi, in pratica una nuova industria dell'elettronica, con applicazioni centrate sui pazienti, come dispositivi wearable e applicazioni medicali”.

 

Redazione Web

Pisa “capitale europea” della ricerca sulla pace

2 settimane 3 giorni ago

Da tutta Europa a Pisa per discutere di teorie e pratiche di pace e fare il punto sul ruolo odierno delle Scienze per la Pace nella ricerca di soluzioni nonviolente ai conflitti. Dal 5 al 9 novembre al Polo delle Benedettine, l’Università di Pisa ospita EuPRA 2024, la conferenza biennale della European Peace Research Association (EuPRA), organizzata in collaborazione con il Centro interdisciplinare Scienze per la pace (Cisp) dell'Ateneo pisano e con RUniPace, la Rete delle Università italiane per la Pace.

"È un grande onore per noi portare la conferenza EuPRA a Pisa, ospitati da una delle università più prestigiose d’Italia, che ha istituito il primo corso di laurea italiano sugli studi della pace già nel 2001/2002, un unicum nel panorama accademico italiano – ha dichiarato Ilaria Tucci, Presidente di EuPRA - Siamo inoltre profondamente grati allo staff del CISP per l’entusiasmo e la disponibilità con cui ha accolto la nostra richiesta di portare la conferenza qui. Saranno cinque giorni di confronti e dibattiti su temi fondamentali e urgenti. Questa sarà l’occasione per ribadire che pace, nonviolenza e dialogo non sono concetti astratti, ma pratiche da coltivare ogni giorno, tanto nella vita quotidiana quanto nelle politiche di ampio respiro. Personalmente, essendo pisana ed avendo studiato in questa città, sono particolarmente felice che questo evento internazionale si svolga nella mia città natale."

"La conferenza EuPRA è un importante momento di incontro tra studiosi provenienti da tutta l'Europa, in un momento in cui il discorso di pace è sovrastato dal discorso di guerra – ha commentato il direttore del Centro interdisciplinare Scienze per la pace (Cisp), professor Gianluca Brunori -  L'Università di Pisa, grazie alla sua consolidata tradizione nelle Scienze per la Pace, ha sempre sostenuto un approccio multidisciplinare e innovativo nello studio di questi temi, con l’obiettivo di formare nuove generazioni capaci di affrontare le sfide globali con spirito critico e consapevolezza. La Conferenza rappresenta un'occasione importante per rafforzare il contributo scientifico che L'Ateneo può dare a questi temi".

Tanti gli argomenti che saranno affrontati nel corso delle cinque giornate pisane, tra tavole rotonde, workshop e incontri. Tra i temi più caldi, quelli relativi a giovani, pace e sicurezza; alla crisi climatica e alla “decolonizzazione della pace”, con particolare riferimento alla situazione palestinese

Ma non mancheranno appuntamenti dedicati alla situazione delle donne in tempi di guerra; al ruolo della mediazione di pace a del dialogo; alla nonviolenza, alla resistenza, alle narrative di pace e alla memoria collettiva. Con focus sul conflitto armeno-azero, sulla memoria storica in Iran e in Colombia. Fino a soffermarsi al ruolo di arte, cultura e matematica nella costruzione della pace.

Infine, la conferenza tributerà il suo omaggio a Johan Galtung, compianto pioniere e luminare della ricerca sulla pace, scomparso il 17 febbraio di quest’anno. Alla sua eredità intellettuale sarà dedicata la tavola rotonda dell’8 novembre.

Fondata nel 1990, L’EUPRA è una delle associazioni regionali che partecipano alla “International Peace Research Association (IPRA)” ed ha lo scopo di fornire un forum europeo permanente per i ricercatori di Peace Studies, stimolare e promuovere la ricerca e l’educazione nazionali e internazionali relative alla ricerca sulla e per la pace, facilitare i contatti tra studiosi in tutta Europa e incoraggiare la diffusione internazionale di informazioni sulla ricerca sulla e per la pace e i suoi risultati. 

Redazione Web

Elezioni USA 2020 su Twitter: sostenitori dei repubblicani più faziosi e organizzati di quelli dei democratici

3 settimane 3 giorni ago

Più faziosi, coordinati e determinati a diffondere i propri messaggi in modo virale attraverso sistemi automatici come i bot. La descrizione fotografa il comportamento su Twitter dei gruppi di estrema destra pro repubblicani durante le elezioni presidenziali USA del 2020. Al contrario i sostenitori dei democratici apparivano complessivamente meno coordinati e impegnati principalmente in una comunicazione innocua e basata sui fatti. Alla vigilia delle nuove elezioni in USA, il quadro emerge da uno studio realizzato dall’Università di Pisa e dall’Istituto di Informatica e Telematica del CNR pubblicato su EPJ Data Science, una rivista del gruppo Springer Nature.

La ricerca ha analizzato un dataset di 260 milioni di tweet e ha individuato tre categorie principali: i gruppi moderati e genuinamente interessati al dibattito elettorale, i gruppi cospirativi che hanno diffuso informazioni false e narrazioni controverse e le reti di influenza straniera che hanno cercato di cavalcare il dibattito. Al di là del comportamento dei sostenitori di destra e di sinistra, i risultati hanno inoltre mostrato che Twitter è stato efficace nel contrastare l’attività solo di alcuni gruppi, mentre ha fallito con altri altrettanto sospetti.

“In un contesto di crescente preoccupazione per la manipolazione dell’opinione pubblica attraverso i social media, il nostro studio offre un’analisi approfondita delle dinamiche su Twitter (ora X) durante le elezioni presidenziali del 2020 – dice il professore Marco Avvenuti (foto) del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa - Il comportamento coordinato online è un fenomeno complesso che può avere effetti significativi sulla società e sulla politica, rendendo essenziale la sua analisi e comprensione. Con l’avvicinarsi delle elezioni del 2024, questi risultati offrono spunti cruciali per affrontare le minacce alla democrazia e alla comunicazione pubblica, contribuendo a garantire l’integrità del dibattito politico online”.

“Tra i risultati abbiamo anche trovato che alcune comunità straniere sono risultate più attive e determinate nell’influenzare il dibattito elettorale, con l’obiettivo di portare l’attenzione su proteste in atto nei loro paesi”, aggiunge Serena Tardelli, ricercatrice dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR.

Redazione Web

Brevetto dell’Università di Pisa in finale al concorso “Intellectual Property Award 2023”

3 settimane 3 giorni ago

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con NETVAL e Invitalia, premierà i migliori brevetti di ricerca di sei ambiti tecnologici differenti (Med tech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space, The Future of the City) presenti sulla piattaforma Knowledge Share. La consegna del premio “Intellectual Property Award 2023” si terrà in occasione dell’inaugurazione della Mostra Brevetti UIBM, a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Palazzo Piacentini), mercoledì 30 ottobre.

Per la categoria Agritech, l’Ufficio di Trasferimento Tecnologico dell’Università di Pisa presenterà il brevetto "Sistema esperto per la determinazione dell’evapotraspirazione reale di una superficie vegetata" (ATMOSMART), che vede come inventore il professor Giovanni Rallo del laboratorio di sensoristica e modellistica agro idrologica AgrHySMo Lab.

ATMOSMART è una tecnologia abilitante pensata per l’industria dell’irrigazione e motivata a mitigare gli effetti della siccità idrologica sulle colture. Il dispositivo mima la traspirazione fogliare, integrando una membrana porosa intelligente, controllabile elettronicamente e capace di interpretare il processo di regolazione stomatica. Il dato di traspirazione stimato dal dispositivo rappresenta quella quantità idrologica funzionale alla gestione irrigua di precisione.

Redazione Web

Servizio di doposcuola e iscrizioni a tariffa agevolate dall’asilo alle superiori per figlie e figli di chi lavora o studia a UniPi

3 settimane 3 giorni ago

Il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo pisano ha stipulato due convenzioni per assicurare ai figli e alle figlie di chi studia o lavora all'Università di Pisa un servizio di doposcuola e tariffe agevolate

per le iscrizioni alle varie fasi del ciclo scolastico. Gli accordi sono stati siglati con la Cooperativa Scolastica Santa Caterina e Arnera Società Cooperativa Sociale Onlus. Possono beneficiare delle misure i figli e le figlie di studentesse e studenti, dottorande/i, borsiste/i, assegniste/i, specializzande/i, personale docente e ricercatore, personale tecnico e amministrativo e di tutte le persone che arrivano dall’estero per trascorrere un periodo di studio, ricerca o lavoro presso l’Ateneo.

La Cooperativa Scolastica Santa Caterina rende disponibile il servizio di doposcuola tutti i giorni, dal lunedì a venerdì, dalle 14:30 alle 17:30 e diritto di prelazione e iscrizioni con sconto del 10% ad asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di I e di II grado. Arnera Società Cooperativa Sociale Onlus offre tariffe agevolate per asili nido, ludoteche, campi estivi e invernali e centri sportivi per bambini e bambine di età compresa fino ai 14 anni.

“La stipula della due convenzioni vuole dare una risposta concreta all’esigenza della nostra comunità universitaria di usufruire di strutture scolastiche e di doposcuola qualificate per le proprie figlie e i propri figli – dice la professoressa Elena Dundovich presidente del Comitato Unico di Garanzia – l’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni previste nel Gender Equality Plan di Ateneo volte a favorire il benessere organizzativo attraverso reali misure di rafforzamento della conciliazione dei tempi di vita, lavoro, studio e ricerca. Un ringraziamento va infine al personale dell’Ufficio per l'Eguaglianza e le Differenze dell’Ateneo per l’impegno profuso nell’iniziativa”.

Redazione Web

“Welcome Day” al Polo Piagge: l'Università di Pisa ha accolto il suoi studenti internazionali

3 settimane 3 giorni ago

Con un “Welcome Day” ospitato al Polo Piagge, l’Università di Pisa ha dato il benvenuto ai suoi primi studenti internazionali immatricolati ai corsi di studio dell’anno accademico 2024-2025. L’evento, organizzato dall’Unità Promozione Internazionale dell’Ateneo, ha visto la partecipazione di 130 studenti provenienti da paesi europei ed extraeuropei, alcuni arrivati da molto lontano, ad esempio da Congo, Etiopia, India, Kazakhstan, Marocco, Mongolia e Pakistan. Nell’occasione sono intervenuti anche rappresentanti del Consultorio Giovani Società della Salute Pisana, del CUS Pisa e una delegazione di tre rappresentanti degli studenti del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, che ha accolto i presenti nella comunità studentesca pisana.


(Foto di Aamir Ali Yousuf).

Alcuni studenti del programma IISMA hanno presentato una danza tradizionale indonesiana. L’evento è stato reso ancora più colorato dalla partecipazione di altri studenti che, indossando abiti tradizionali dei rispettivi paesi, hanno animato il Welcome Day trasformandolo in un’occasione di scoperta e di condivisione, un autentico viaggio attraverso i continenti e le tradizioni. A novembre è previsto un secondo Welcome Day per altri studenti internazionali in attesa di visto e in arrivo a Pisa nelle prossime settimane.


(Foto di Aamir Ali Yousuf).

Per l’anno accademico 2024-2025 sono già oltre 600 gli studenti internazionali immatricolati all’Università di Pisa, con ancora 400 immatricolazioni in fase di perfezionamento. Questi numeri confermano il trend positivo degli ultimi anni, che vede un aumento costante di studenti internazionali nell’Ateneo. Lo scorso anno accademico, le immatricolazioni sono quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente; ad oggi, a 4 mesi dalla chiusura delle immatricolazioni per gli studenti richiedenti visto prevista per 28 febbraio 2025, l’affluenza risulta già duplicata rispetto agli anni passati.


(Foto di Aamir Ali Yousuf).

Gli studenti internazionali sono accolti attraverso lo sportello WIS! (Welcome International Students!), attivo tre mattine a settimana presso la Palazzina Modica.  Presso lo sportello, il personale dell’Unità Promozione Internazionale e gli studenti part-time che collaborano con l’ufficio offrono assistenza diretta in ogni fase del processo di immatricolazione, aiutando i nuovi iscritti a orientarsi all’Università di Pisa e a iniziare la loro esperienza universitaria nel modo migliore.

Redazione Web

L'Università di Pisa partecipa a Strabilianti 2024

3 settimane 4 giorni ago

Presentata a Livorno la terza edizione di “Strabilianti”, la manifestazione dedicata allo sport paralimpico ed alla cultura della disabilità. L’evento si terrà a Livorno dal 7 al 10 novembre e si svolgerà alternando gli appuntamenti tra Hangar Creativi di Via Meyer, Fortezza Vecchia e campo scuola. Momento clou dell’evento sarà la proiezione – in anteprima nazionale, presso il cinema teatro QUATTRO MORI – del docufilm “PARIGI 2024 - DIARIO DI VIAGGIO”, realizzato in collaborazione con Ability Channel e Stellantis. La manifestazione è stata pensato per gli studenti delle scuole livornesi e per tutte le persone che vorranno approfondire il mondo dell’inclusione e dello sport paralimpico.

Strabilianti 2024 è organizzata con il patrocinio del Comune di Livorno, della Provincia di Livorno, della Regione Toscana, della Questura di Livorno, dell’Università di Pisa, dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno, di Sport e Salute, del CONI, del CIP, dell’Autorità di Sistema Portuale e dell’INAIL. Da sottolineare inoltre la partnership con la Fondazione Sanlorenzo che ha consentito di stampare 2.000 copie del fumetto: “LA STRAORDINARIA STORIA DELLE PARALIMPIADI” di Ability Channel, che verranno distribuite gratuitamente ai partecipanti. Inoltre, grazie alla collaborazione con Decathlon, sarà possibile effettuare prove di sport adattato.

Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito e sarà garantito il servizio di interpretariato in LIS dall’Associazione Comunico. Il programma si completerà con presentazioni di libri, tavole rotonde, workshop di disegno e fotografia con Fondazione Trossi Uberti, con approfondimenti scientifici e con la partecipazione alla settima edizione della “Benetti Livorno Half Marathon” con un percorso accessibile.

“Ringraziamo il Comitato Strabilianti, ed in particolare la sua Presidente Michela Castellani, per averci dato l’opportunità anche quest’anno, come Università di Pisa, di partecipare a questo evento, così ricco di significati e di valori che sono di primaria importanza per la nostra comunità universitaria – ha dichiarato il professor Marco Macchia, delegato per i Rapporti con il territorio dell’Università di Pisa - Con l’evento ‘Unipi si racconta: esperienze fra studio, sport e inclusione’, previsto per la mattina del giorno 8 novembre, avremo modo di ascoltare le testimonianze di atlete e di atleti per capire il valore dello sport nel progetto di vita ed in particolare nell’ambito dello studio universitario. Grazie all’Unità Orientamento e Sostegno agli Studenti, sempre la mattina dell’8 novembre vi sarà poi uno stand informativo sulle attività e i servizi di supporto per la comunità studentesca."

Il programma è stato presentato dal Sindaco Luca Salvetti alla presenza del Questore Dott.ssa Giuseppina Stellino, del Prof. Marco Macchia, rappresentante del rettore dell’Università degli studi Pisa, del Dr. Giovanni Lorenzini - direttore Inail Livorno, del Dr. Matteo Bagnoli - Presidente AVIS e di numerosi rappresentanti di enti e associazioni.

Redazione Web

Riscaldamento globale: entro 2100 pericolo estinzione per alghe e foreste marine

3 settimane 4 giorni ago

Se non ci saranno interventi per mitigare subito le emissioni di gas serra, le foreste macroalgali e le fanerogame (fra cui Posidonia oceanica, una pianta superiore endemica del Mediterraneo) sono a rischio estinzione entro il 2100. Il riscaldamento globale rischia di provocare a livello mondiale una riduzione fra l’80 e il 90% degli ambienti adatti alla sopravvivenza di queste specie che potranno trovare rifugio solo nelle regioni polari. Lo scenario emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dalle Università di Helsinki e di Pisa, dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Centro di eccellenza australiano per la Biodiversità e il patrimonio naturale (CABAH).

Attraverso modelli statistici, la ricerca ha mappato la distribuzione di 207 specie, 185 macroalghe brune e 22 fanerogame, a partire dal 2015 con proiezioni annuali sino alla fine del secolo. Questi organismi, presenti attualmente in grande quantità sulle coste (le macroalghe occupano 2,63 milioni di km2 e le fanerogame 1,65), sono essenziali per la vita marina in quanto producono ossigeno attraverso la fotosintesi, immagazzinano anidride carbonica, contribuiscono a mantenere una elevata biodiversità, fanno da ‘nursery’ a numerose specie di pesci e crostacei di interesse commerciale e proteggono dall’erosione costiera.

“La questione è globale, le foreste macroalgali popolano le coste rocciose di tutto il mondo, dalla battigia ad alcune decine di metri di profondità – spiega il professore Lisandro Benedetti-Cecchi del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa - Nel Mediterraneo queste sono costituite prevalentemente da alghe brune arborescenti del genere Cystoseira, piante le cui “chiome” si innalzano dal fondo per alcune decine di centimetri formando delle vere e proprie foreste in miniatura. Insieme a Posidonia oceanica, le alghe arborescenti sono una riserva di energia che alimenta il funzionamento dell’intero sistema marino costiero e in ultima analisi la nostra vita sulla terraferma”.

L’impatto del cambiamento climatico non sarà comunque uniforme a livello globale, con zone che potranno perdere o guadagnare in termini di biodiversità, in un bilancio complessivo comunque negativo. Secondo la stime, le foreste di macroalghe e le fanerogame diminuiranno soprattutto in Europa, nel Mar Baltico, nel Mar Nero, nella costa pacifica del Sud America, nella penisola coreana e nelle coste nord-occidentali e sud-orientali dell'Australia.

“Gli studi sul cambiamento climatico di solito riguardano l’ambiente terrestre, mentre il mare resta di solito relativamente inesplorato – conclude il professore Lisandro Benedetti-Cecchi – questo lavoro vuole ribaltare la prospettiva, e quantificare i cambiamenti globali che riguardano l’ecosistema marino”.



Redazione Web

A quattro studenti dell’Università di Pisa le borse di studio della Fondazione Lazzareschi

3 settimane 4 giorni ago

Con una cerimonia che si è tenuta a Porcari (LU) lo scorso 21 ottobre, la Fondazione Lazzareschi ha assegnato a quattro studenti dell’Università di Pisa le borse di studio intitolate a Giuseppe Lazzareschi, imprenditore cofondatore del Gruppo Sofidel, scomparso oltre 30 anni fa.

Le borse di studio, del valore di 5.000 euro l’una, sono andate a Giulia Lena, originaria di Lucca, iscritta alla laurea magistrale in Strategia, management e controllo; Gabriele Lorenzi, originario di Lucca, iscritto alla laurea magistrale in Ingegneria robotica e dell’automazione; Mirco Lunardi, originario di Barga (LU), iscritto alla laurea magistrale in Tecnologia e produzione della carta e del cartone: Veronica Pistolesi, originaria di Campiglia Marittima (LI), iscritta alla laurea magistrale in Informatica.

La commissione che ha selezionato i vincitori era composta dai professori Silvio Bianchi Martini (presidente), Marco Frosolini e Francesco Marcelloni, Tommaso Valente, responsabile delle risorse umane del Gruppo Sofidel, e Monica Arena, direttrice della Fondazione Giuseppe Lazzareschi.

In occasione della cerimonia, a cui ha preso parte, oltre ai membri della commissione, anche il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari, i premiati e il numeroso pubblico hanno potuto assistere a una relazione sull’Intelligenza Artificiale tenuta dal professor Francesco Marcelloni, che all’Università di Pisa coordina il “Good AI Lab”.

La Fondazione Giuseppe Lazzareschi, a cui partecipa anche in Comune di Porcari, è nata nel 2003 con “l’intento di promuovere la crescita culturale, sociale e imprenditoriale del territorio” e ha istituito le borse di studio in collaborazione con l’Università di Pisa. Le borse sono rivolte a studenti iscritti a corsi di laurea magistrale non a ciclo unico dell’Università di Pisa, e residenti nelle provincie di Lucca, Pisa, Pistoia, Livorno e Prato, che abbiano maturato almeno 24 crediti formativi e che affrontino nel loro percorso di studio materie inerenti alla produzione della carta, la sostenibilità e l’Intelligenza Artificiale. La famiglia Lazzareschi controlla, insieme alla famiglia Stefani, la Sofidel Spa, azienda con oltre 7.000 dipendenti e oltre 3 miliardi di fatturato, nota in Italia per il marchio Regina.

Da sinistra il professor Silvio Bianchi Martini e il professor Francesco Marcelloni.

Redazione Web

Il sistema dell’Università di Pisa per il telemonitoraggio di pazienti affetti da insufficienza cardiaca premiato al Forum Sanità 2024

4 settimane ago

Il sistema intelligente per il telemonitoraggio di pazienti affetti da insufficienza cardiaca è stato premiato al Forum Sanità 2024 con un doppio riconoscimento: Premio Forum PA 2024 nella categoria Data-driven Health e il Premio Speciale Intelligenza Artificiale. La cerimonia si è svolta il 24 ottobre 2024 a Roma. Il Forum, promosso dal Gruppo DIGITAL360, è pensato per far emergere le migliori esperienze che guardano al futuro della salute e della sanità, valorizzando progetti basati su tecnologie all’avanguardia o capaci di mettere in atto modelli innovativi di assistenza e cura.

Il sistema di telemonitoraggio messo a punto a Pisa si chiama Heart Failure Medical Expert System (HF-MES), ed era già stato premiato alla conferenza internazionale IEEE ISMICT 2024 (International Symposium on Medical Information and Communication Technology (ISMICT)). La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto Bando Ricerca Toscana AIRTELTE Covid 19 da Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e Agenzia Regionale di Sanità.

“La soluzione Heart Failure Medical Expert System (HF-MES) - spiega Luca Fanucci, docente di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa - utilizza tecniche di Intelligenza Artificiale per offrire un sistema esperto che supporta i medici nell’attivazione e gestione di percorsi di telemonitoraggio per pazienti con scompenso cardiaco. Il sistema è in grado di replicare il processo decisionale di un medico esperto, aiutando nella selezione del piano di monitoraggio iniziale e nei successivi adeguamenti, in base alle informazioni cliniche e anamnestiche del soggetto e alla gravità della malattia valutata attraverso i dati ricevuti dal paziente (sintomi e parametri vitali). La soluzione, progettata per essere integrata in piattaforme di telemonitoraggio esistenti, è destinata all’utilizzo in ambito di medicina generale e/o ambulatoriale, da parte di medici di famiglia o specialisti ospedalieri impegnati nella cura delle patologie cardio-respiratorie acute che prevedano l’impiego di strumenti di telemonitoraggio dei pazienti”.

“Il sistema - aggiunge Stefano Masi, dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana - è stato sottoposto a sperimentazione clinica, dimostrando un elevato grado di accuratezza, oltre alla sua affidabilità e fattibilità tecnologica. Queste caratteristiche lo rendono un efficace strumento di supporto per l’implementazione di percorsi di cura personalizzati in grado di favorire interventi precoci basati su evidenze cliniche che possano arrestare l’evoluzione verso quadri severi di malattia che richiedono l’ospedalizzazione”.

Fondamentale per il successo del progetto è stato il team multidisciplinare che ha visto coinvolti ingegneri (Luca Fanucci, Alessio Bechini, Massimiliano Donati e Martina Olivelli) insieme a medici (Stefano Masi, Annamaria Vianello e Ilaria Petrucci) e statistici (Paolo Francesconi ed Elisa Gualdani).

Redazione Web

AUTOMATA, l’archeologia diventa robotica e smart

4 settimane 1 giorno ago

Un braccio robotico preleva i frammenti ceramici o di pietra, li passa ai sensori per le analisi chimico fisiche e crea poi un modello 3D completo di dati e informazioni. Questo avveniristico scenario che unisce robotica e intelligenza artificiale, destinato a rivoluzionare il mondo dell’archeologia, sarà presto realtà grazie ad AUTOMATA, un nuovo progetto quinquennale (2024-2029) coordinato dall’Università di Pisa e finanziato dal programma HorizonEU dell’Unione Europea. AUTOMATA svilupperà due prototipi di braccia robotiche smart, uno dei quali sarà testato qui a Pisa nei laboratori del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Inoltre, l’idea è di diffondere il più possibile questa tecnologia rendendola disponibile a basso costo: i software saranno rilasciati come open source e le principali componenti robotiche del dispositivo potranno essere riprodotte con una stampante 3D.

 

I partner di Automata al kick off meeting a Pisa


“Ad oggi la fase di analisi dei reperti richiede molto tempo e forti competenze per questo non è possibile fare analisi in modo massivo – spiega Gabriele Gattiglia, coordinatore del progetto – tutto questo con AUTOMATA è destinato a cambiare. AUTOMATA faciliterà la documentazione archeologica grazie allo sviluppo di un sistema di digitalizzazione avanzata che integra sensoristica archeometrica, automazione robotica e Intelligenza Artificiale. I reperti diventeranno così oggetti parlanti a partire da origini, utilizzi ed evoluzione per raccontare la vita quotidiana, le relazioni, l'ambiente e la storia umana di chi ci ha preceduto”.

A livello tecnico, AUTOMATA consentirà una digitalizzazione rapida e a basso costo. Questo approccio semplificherà l'acquisizione dei dati, a beneficio di istituzioni pubbliche e private, musei e istituti dedicati alla ricerca, alla conservazione e alla tutela. Non ultimo, il lavoro di documentazione di AUTOMATA andrà ad arricchire il Cloud dedicato alla condivisione e all’utilizzo innovativo del patrimonio culturale che l’Unione Europea sta costruendo (ECCCH: European Collaborative Cloud for Cultural Heritage - ECHOES project: European Cloud for Heritage OpEn Science).

I partner. AUTOMATA sarà realizzato da un partenariato di eccellenza composto da dodici organizzazioni accademiche e non accademiche provenienti da sette paesi (le università di Bordeaux Montaigne, York, Barcellona, Gerusalemme; il King’s college di Londra; l’Istituto Italiano di Tecnologia; l’Institut National de Recherches Archéologiques Préventives-INRAP; il Museo Archeologico di Zagabria; le imprese italiane QBrobotics e Miningful e l’agenzia di comunicazione belga Culturelab) sotto il coordinamento dell'Università di Pisa. Coordinatore del progetto è il professore Gabriele Gattiglia, docente di Metodologia della ricerca archeologica e Archeologia digitale presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Lo stesso Dipartimento sarà protagonista con un team interdisciplinare di archeologi, filosofi ed esperti di comunicazione. Fanno parte del gruppo di ricerca Francesca Anichini, project e communication manager del progetto, i docenti di archeologia Federico Cantini, Niccolò Mazzucco e Simonetta Menchelli, la filosofa prof.ssa Veronica Neri e l’esperto di videocomunicazione Nicola Trabucco

Il progetto è stato presentato martedì 22 ottobre  presso la Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa. All’evento hanno partecipato rappresentanti della Commissione Europea, del progetto ECHOES e dei partener del consorzio.

 

Redazione Web

Nota dell’Università di Pisa sulla convezione quadro con l’Azienda USL Toscana Nord Ovest

4 settimane 1 giorno ago

Pisa, 24 ottobre 2024 - In riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano Il Tirreno in data 23 ottobre u.s., dal titolo “Guerra tra medici negli ospedali, I professori colonizzano l’Asl”, si vuole innanzitutto segnalare che non vi è alcuna “guerra” e men che meno una “colonizzazione”.

E’ opportuno precisare che la convenzione quadro tra l’Università di Pisa e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest, è un accordo generale, volto a porre in primo luogo le basi di una ampia e strutturata collaborazione scientifica e didattica. Si tratta di un modello che l’Università ha già adottato negli ultimi due anni con numerosi enti e con diverse finalità.

Poiché si tratta di convenzione quadro, i suoi effetti immediati e diretti sono nulli. In altre parole, per passare alla applicazione pratica saranno necessari specifici accordi attuativi, che richiederanno anche la firma di AOUP (art. 2 della Convenzione).

Bisogna ricordare inoltre che nell'area medica universitaria esiste un chiaro principio di inscindibilità delle funzioni didattiche, di ricerca e assistenziali, che l’accordo quadro ha necessariamente previsto. Ciò che evidentemente non si è colto nell’articolo è lo spirito bidirezionale dell’accordo, che favorisce uno scambio di competenze tra i professionisti UNIPI e Asl, prevedendo sì lo svolgimento di attività assistenziale di medici universitari in Asl se previsto dalla collaborazione scientifica e didattica, ma al tempo stesso un ampio coinvolgimento dei medici Asl in attività di ricerca e didattica (già adesso i corsi di laurea delle professioni sanitarie vedono il coinvolgimento di numerosi professionisti dell’Asl nella docenza, così come in base all’accordo essi potrebbero essere inclusi formalmente nelle docenze delle scuole di specializzazione).

La possibilità teorica che alcuni docenti UniPI possano svolgere attività assistenziale in strutture diverse da AOUP era nel programma elettorale dell'attuale Rettore ed è bene ricordare che è già stata attuata più volte (seppur sporadicamente) in passato, ed inoltre è stata sollecitata da alcune amministrazioni locali e, discussa, in modo assolutamente trasparente, con le autorità regionali e con i soggetti, a diverso titoli, competenti.

Più in generale, non si può dimenticare, e in questa sede occorre ribadire, che le assegnazioni degli incarichi dirigenziali nelle aziende sanitarie sono disciplinate dalla legge e non possono certamente essere messe in discussione, alterate o modificate da diversi accordi di natura decentrata. In questa direzione, la stessa Convenzione, ovviamente, richiama (all’art. 5) la normativa vigente e, per ciò che interessa, il D.lgs. 517/1999.

Confidiamo che la collaborazione continui e si rafforzi, nel rispetto delle prerogative, delle autonomie e delle competenze specifiche di tutti gli enti coinvolti.
L’idea che UniPI cerca di sostenere è che questo processo di sviluppo e miglioramento delle sinergie esistenti sia condotto attraverso un confronto serio, rigoroso, aperto e continuo, come, d’altra parte, quotidianamente si cerca di fare.
Si ribadisce quindi che non esiste, alcuno “scontro” o alcuna "guerra", termini in questo momento assolutamente fuori contesto, almeno per quanto concerne le intenzioni e gli atti concreti posti in essere dal mondo universitario.

Redazione Web

Intelligenza Artificiale: alleanza tra Università di Pisa e OpenAI

4 settimane 2 giorni ago

Prima in Italia, l’Università di Pisa getta le basi di una stretta collaborazione con OpenAI. Insieme, collaboreranno per definire quello che sarà il futuro utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica, nella ricerca e nelle attività amministrative.

L’alleanza nasce a seguito dell'acquisizione da parte dell'Ateneo pisano della licenza per l'uso di ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università annunciata il 30 marzo scorso e nata per distribuire in modo responsabile l'intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e attività del campus. 

“L’Università di Pisa usa la tecnologia di OpenAI da oltre un anno per offrire servizi all’avanguardia alla propria comunità ed è tempo di approfondire questa proficua relazione – spiega il professor Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico d’Ateneo – Per questo abbiamo deciso di entrare nel programma dedicato alle Università e di essere tra i primi al mondo a sperimentare come le tecnologie ChatGPT Edu possano essere impiegate nelle attività didattiche e di ricerca, insieme ad altri importanti atenei internazionali come Harvard e Oxford”.

“Al primo evento mondiale di OpenAI dedicato dall’education, dove ho partecipato insieme alla CRUI, insieme a rappresentanti di università di tutto il mondo, si è discusso di come l’AI possa essere impiegata nella formazione – prosegue Cisternino - Questo ci permetterà di provare in anteprima i nuovi prodotti rilasciati da OpenAI, come è avvenuto per Canvas, e di essere all’avanguardia in un settore della ricerca che è in continua espansione”.

"È incredibilmente entusiasmante vedere l’Università di Pisa aprire la strada nell'utilizzo dell'IA per un impatto positivo nell'educazione – ha commentato Leah Belsky, General Manager per l'Educazione presso OpenAI - Attraverso ChatGPT Edu, Pisa non solo sta migliorando le esperienze di apprendimento personalizzato per gli studenti, ma sta anche aprendo la strada a una ricerca innovativa guidata dall'IA e a operazioni amministrative più efficienti. Questa collaborazione segna un entusiasmante passo avanti nell'utilizzo del potenziale dell'IA per l'istruzione superiore".

L'Università di Pisa ha iniziato a lavorare con i prodotti OpenAI a un livello più strategico nel marzo 2023, quando Unipi ha utilizzato l'API di ChatGPT per sviluppare il progetto open-source Oraculum/Sibylla, un innovativo sistema di gestione della conoscenza, e creare chatbot IA ora capaci di fornire informazioni precise sulle normative e procedure universitarie in qualsiasi lingua.

La collaborazione recentemente stabilita tra l'Università di Pisa e OpenAI rientra in un impegno più ampio dell'Unipi nel campo dell'intelligenza artificiale, che include programmi di laurea magistrale, corsi post-laurea e progetti di ricerca. Tra questi vi è il GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare per lo studio, la promozione e la validazione di sistemi di intelligenza artificiale affidabili, trasparenti, robusti, sicuri ed etici. Questo laboratorio è il risultato delle attività del progetto FAIR, finanziato dal PNRR con l'obiettivo di sviluppare i sistemi di intelligenza artificiale del futuro. L'Università di Pisa è il coordinatore nazionale del sotto-progetto Human-Centred AI all'interno di questa iniziativa.

Redazione Web
Checked
2 ore 23 minuti ago
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